Messina

Venerdì 11 Ottobre 2024

Messina, minorenne assolto dall'accusa di violenza sessuale

La Procura dei minori di Messina

Aveva diciassett'anni nel settembre del 2019 quando finì sotto i riflettori per una vicenda agghiacciante, in un pomeriggio come un altro in via Tommaso Canizzaro: una novantenne picchiata derubata e addirittura violentata. Lui era uno dei due minori che furono fermati poco dopo quell'orrore dalla polizia. Ma dopo quella vicenda, già definita in via definitiva, le indagini e gli accertamenti fecero emerge altri possibili reati a suo carico, derivanti da una sua relazione sentimentale con una ragazza, anche lei minorenne. Ne collezionò parecchi il diciassettenne secondo la prima previsione dell'accusa, dall'invasione di edifici dopo aver occupato la “Casa del portuale” insieme alla ragazza, passando dalla rapina sempre ai danni della donna per averle sottratto il cellulare dopo averla picchiata, e ci furono anche le lesioni con un coltello sempre alla stessa vittima. Ed ancora la violenza e le minacce per convincere la sua fidanzata a «commettere dei furti». E il reato più grave che gli venne contestato fu la violenza sessuale sempre ai danni della stessa ragazzina mentre erano all'interno della “Casa del portuale”. In primo grado l'allora 17enne, che è stato assistito dall'avvocato Ernesto Marcianò, era stato condannato a ben 5 anni e 8 mesi di reclusione. Ieri il clamoroso ribaltamento in appello, con l'assoluzione da tutti i reati contestati decisa dalla sezione dei minori con la formula «perché il fatto non sussiste». Sapremo di più con il deposito delle motivazioni per questo clamoroso ribaltamento. Nel settembre del 2019 il 17enne venne arrestato insieme ad un quattordicenne dopo quel momento di rapina e follia sessuale in via Tommaso Cannizzaro. Ridotta in gravi condizioni, la donna fu salvata dalla polizia avvertita dalla figlia e rimase a lungo ricoverata, in gravi condizioni, al Policlinico. I due minorenni furono accusati di avere rapinato, picchiato e violentato la donna di 90 anni. Vennero dapprima individuati e condotti in un centro di prima accoglienza presso il Tribunale per i minorenni di Messina, poi in carcere con le accuse di rapina aggravata, tentato omicidio, violenza sessuale di gruppo.

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