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Saponara, sospiro di sollievo al Comune: nulla è dovuto all’Ato Idrico

Saponara, una sentenza che chiude una vicenda nata nel 2014. Fu l’ente locale a gestire il servizio, non l’Ambito

Il Comune di Saponara non deve alcuna somma all'Ato idrico.
A stabilirlo è il Tribunale di Messina, che ha emesso la sentenza in ordine alla causa civile, avente come oggetto l'opposizione a un decreto ingiuntivo tra il Comune di Saponara, difeso dall'avvocato Carmelo Briguglio, contro l'Ato idrico.
La vicenda risale al 2014, quando al Comune era stato ingiunto il pagamento in favore dell’Ato della somma pari a 57.666,14 euro, di cui 51.612,81 quali quote di contribuzione relative agli anni dal 2004 al 2011 e 6.053,32 euro per il funzionamento della segreteria per il 2012, oltre agli interessi e alle spese del procedimento monitorio.
Per l'Ente di Saponara, non si trattava di somme dovute, in quanto non era stata stipulata la convenzione di gestione, tant'è che il Comune ha fatto presente di avere assicurato il servizio idrico con proprio personale, mezzi, attrezzature e risorse.
«Finalmente giustizia è stata fatta – dichiara la presidente del Consiglio Giovanna Battaglia –. Mi sono sempre battuta per la gestione pubblica dell'acqua, in quanto bene comune ed essenziale per la vita umana e non può assolutamente essere privatizzata. Per legge, purtroppo, si è dato vita nel 2001 all'Ato anche per il servizio idrico. C'è tutta una storia di lotta politica alla quale mi sono appassionata aderendo al Forum per l'acqua pubblica e partecipando a manifestazioni e cortei sia a Roma che a Palermo.

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

 

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