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Chiude la guardia medica a Furci: locali inadeguati e poco sicuri

Erano inidonei da tempo, adesso il Nas dei carabinieri li hanno definitivamente bocciati. Cittadini costretti ad andare a Roccalumera almeno per un mese

Che quei locali non fossero più idonei l’Asp di Messina ne era consapevole da tempo, ma le attività erano andate avanti per assenza di alternative. Adesso è arrivato la stop definitivo. Chiude battenti, infatti, il presidio della Continuità assistenziale (ex Guardia medica) di Furci Siculo, ospitato in un immobile privato di via Milano. Il “colpo di grazia” è arrivato dopo un’ispezione effettuata dai carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Catania, che hanno rilevato carenze strutturali, constatando in particolare l’assenza delle condizioni di sicurezza all’esterno e delle strumentazioni di sorveglianza necessarie secondo la normativa vigente, informando di conseguenza l’Assessorato regionale della Salute. Il Distretto di Messina, dopo il controllo dei militari dei Nas guidati dal tenente colonnello Salvatore Calabrese, ha dunque deciso di trasferire la Continuità assistenziale di Furci Siculo nell’edificio dell’Asp di Roccalumera, in via Torrente Sciglio, con la contestuale chiusura della struttura disposta dall’Unità Patrimonio e siglata dal commissario straordinario dell’Asp, Bernardo Alagna. Una decisione che comporterà qualche disagio per gli utenti furcesi che avranno bisogno di un consulto medico nella fascia oraria dalle 20 alle 8 e nei giorni prefestivi e festivi. Già da quasi un anno l’Azienda sanitaria provinciale riteneva che non fosse possibile proseguire le attività nella sede di via Milano, così come messo nero su bianco nelle relazioni stilate dopo diversi sopralluoghi, e a fine settembre era stata chiesta al Comune la disponibilità di locali da concedere in comodato d’uso.

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