A Boccia... ferma, la polemica s’arroventa ancor di più. L’ex ministro per gli Affari regionali sferra un altro attacco contro l’ex sindaco, il quale controreplica con sarcasmo ed esibendo numeri e cifre riguardanti gli impegni assunti dalla sua Amministrazione in relazione al Pnrr. Normali dinamiche di campagna elettorale? Sì e no, nel senso che il tema è tra i più rilevanti, visto che riguarda le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Il nuovo affondo di Boccia
«Continuo a sentire in questi giorni gli sproloqui dell’ormai ex sindaco di Messina, Cateno De Luca, arricchiti dai suoi soliti insulti e dalle note mistificazioni della realtà. Noi siamo abituati a parlare con i numeri e i numeri certificano che De Luca ha tradito Messina». Non si trattiene, Francesco Boccia, e dopo le dichiarazioni rilasciate venerdì scorso, in occasione della convention con il candidato sindaco del Centrosinistra Franco De Domenico, rincara la dose: «Messina, così come tante altre città, durante la pandemia è stata salvata dallo Stato, ricevendo le risorse necessarie per affrontare i momenti più difficili della crisi Covid-19; circostanza che l’ex sindaco e i suoi assessori continuano a negare spudoratamente. De Luca, invece di far sedere Messina ai tavoli istituzionali, così come hanno fatto le altre Città metropolitane, ha preferito i suoi show quotidiani diventando una macchietta. L’ex sindaco, invece di cogliere le opportunità del Pnrr per Messina – insiste il responsabile nazionale del Pd per gli Enti locali –, ha preferito buttare tutto alle ortiche dimettendosi prima della scadenza del suo mandato da sindaco. I numeri sull'intervento del Governo Conte due prima e Draghi poi, parlano chiaro e nei prossimi giorni, così come abbiamo promesso venerdì scorso, li renderemo pubblici, in modo tale da smascherare tutte le bugie che De Luca continua a raccontare ai messinesi falsificando la realtà».
La controreplica di De Luca
«Ancora una volta l'ex ministro Boccia perde un'occasione buona per tacere. Vorrei fargli notare che continuare ad attaccare Cateno De Luca non basterà ad accreditare il candidato che la sua coalizione sostiene a Messina. Piuttosto siamo noi a sollecitare il confronto che lo stesso Boccia ha chiesto all'ex assessora della mia giunta Dafne Musolino con tanto di fact-checking. Noi siamo pronti a mostrare, come richiesto, tutti gli atti a conferma della veridicità delle nostre affermazioni. Ostinarsi a dire che Messina durante la pandemia è stata salvata dallo Stato è un’affermazione che oltre che essere falsa è semplicemente ridicola e facilmente potremo dimostrarlo». Così risponde Cateno De Luca, il quale poi aggiunge: «Mi chiedo però cosa abbia infastidito così tanto l'ex ministro Boccia da spingerlo, addirittura anche da Roma preso dai suoi (immaginiamo) molteplici impegni, ad affannarsi nel tentativo di screditare l'azione di governo della mia Amministrazione. Dobbiamo forse pensare che si sia innervosito perché abbiamo reso noto a tutti la sua antica amicizia con Francantonio Genovese? E cosa ci sarebbe di male in fondo… l'amicizia si sa, non ha colore politico... le bellezze delle isole Eolie poi possono far passare tutto in secondo piano. Certo è che non consentiamo a nessuno oggi di attaccarci in particolare sul fronte della gestione dell'emergenza Covid che da solo ho affrontato trovando nelle misure del Governo nazionale non un alleato come avrebbe dovuto essere, ma un muro sordo e insensibile alle esigenze della comunità.
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