A seguito delle notifiche di ingiunzioni di pagamento per la riscossione coattiva di tributi comunali che sono state emesse dal Comune di Barcellona, col supporto della società affidataria del servizio, in particolar modo di ingiunzioni per la riscossione di Imu e Tari dovute a seguito di atti di accertamento divenuti definitivi, il Comune scrive a tutti i contribuenti. Sotto la lente procedure e termini da osservare per l’annullamento delle ingiunzioni di pagamento per Imu e Tasi, a seguito delle notifiche della società concessionaria “Municipia spa”, molte errate a causa della banca dati criptata consegnata dalla precedente società A&G, che aveva gestito il servizio di supporto alla riscossione dei tributi. La dirigente del Settore finanziario Elisabetta Bartolone e il responsabile dell’Ufficio tributi Lucio Rao, nell’avviso pubblico indirizzato ai contribuenti, ammettono che «riscontrando le osservazioni avanzate dai contribuenti, gli Uffici comunali hanno tuttavia constatato che una quota di tali atti di riscossione effettivamente risulta priva di fondamento, parzialmente o totalmente. Tuttavia – fanno sapere da Palazzo Longano –, data la mole di richieste pervenute e le difficoltà che l’Ufficio incontra per la necessaria attività istruttoria, i tempi di lavorazione delle richieste di sgravio da parte dell’Ufficio tributi e di attesa per i contribuenti sono diventati oltremodo lunghi, al punto che all’attualità appare presumibile che non tutte le istanze potranno essere compiutamente trattate – e quindi disposti i necessari discarichi – entro i termini che la legge concede ai contribuenti per la proposizione di eventuali ricorsi in sede giurisdizionale». Ed è per questo che «nella consapevolezza dell’apprensione e dei disagi che la vicenda genera in capo ai contribuenti – di concerto con la Municipia – ai cittadini contribuenti viene fatto sapere che “le ingiunzioni che risultassero illegittime, in tutto o in parte, per qualsivoglia ragione saranno annullate totalmente, o rettificate per la parte non dovuta, anche dopo la scadenza del termine per la proposizione dell'eventuale ricorso giurisdizionale». Bartolone e Rao sottolineano inoltre che «i cittadini che avessero ricevuto ingiunzioni illegittime potranno pertanto limitarsi a depositare apposita istanza, corredandola della documentazione probatoria» con l’invito «ad attendere lo sgravio». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina