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Messina, i ricorsi “blocca appalti” rallentano lo sviluppo: alla Fiera si cambia

Il balletto giudiziario non conosce ostacoli

Alla fine rischiano di essere le corti dei tribunali a decidere il futuro di molte parti dell’affaccio a mare della città. Dal terminal crocieristico, alla Fiera le carte bollate e gli avvocati finora hanno avuto il sopravvento rispetto ai progetti e agli ingegneri. E la situazione sta peggiorando alla luce della clamorosa impennata dei prezzi delle materie prime.
Nella cittadella fieristica sono fermi due appalti dell’Autorità portuale. Quello in stato avanzato per la ristrutturazione del portale e dei padiglioni storici e quello per la realizzazione del teatro e degli uffici. Demolizione avvenuta e cantiere bloccato da 13 mesi, in attesa che termini il gioco dell’oca dei ricorsi. La prima classificata è stata esclusa dal Cga per questioni legate alla formulazione dell’offerta. Il tribunale d’appello amministrativo ha previsto lo scorrimento della graduatoria ma il Tar di Catania ha escluso anche la seconda per mancanza dei requisiti. Fra poco l’Autorità di Sistema, che è la stazione appaltante, potrà passare alla terza classificata. Ma nel frattempo sono maturati altri due importanti congiunture. La condivisione pubblica sul futuro del prezioso tratto di mare fra Boccetta e l’Annunziata ha fatto maturare un cambio di rotta.

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