Le definisce «strumentalizzazioni elettorali» e afferma che «lo sviluppo si progetta, la decrescita si subisce». Il presidente dell’Autorità di sistema portuale dello Stretto si chiede “provocatoriamente”: «Perché attaccare il progetto di un deposito di Gnl dicendo che è un rigassificatore? A chi dà fastidio il processo avviato per la riqualificazione del waterfront nord di Messina? Chi è che risponde a logiche politico-affaristiche?». E, dunque, anche Mario Mega, il presidente voluto dai 5Stelle, entra a gamba tesa nella campagna elettorale. Lo fa, secondo il suo punto di vista, per rispondere «ad alcuni attacchi» subiti «sia per l’intervento di realizzazione del deposito di Gnl a Pistunina sia per il processo avviato per il waterfront nord tra i torrenti Boccetta e Annunziata. Non avrei mai voluto intervenire nel dibattito e spero di non doverlo fare più nel futuro – precisa Mega – ma non è possibile leggere certi attacchi senza fare qualche piccola precisazione a tutela mia e dell’Ente che rappresento. Comprendo che le logiche della campagna elettorale portino a sposare qualsiasi interesse, anche privato, alla ricerca di consensi ma come solito ci sono modi e modi per farlo. Si può essere contrari alla realizzazione del deposito di Gnl ma spacciarlo per un rigassificatore (che è impianto ben più pericoloso e che stanno progettando in altri porti sia della Calabria che della Sicilia, ma non in quelli dello Stretto) è quanto meno poco corretto... L'articolo completo potete leggerlo nell'edizione cartacea - Messina