Messina

Domenica 28 Aprile 2024

Messina: aree archeologiche del Comune, la gestione passa ai privati per 5 anni

Il pubblico alza bandiera bianca e preferisce affidarsi ai privati per gestire i gioielli di famiglia. La decisione risale al dicembre scorso quando fu la giunta De Luca a vergare una delibera in cui venivano dettati i tempi e le modalità di una gestione quinquennale delle aree archeologiche del demanio comunale: Antiquarium e annessa area archeologica siti all'interno di Palazzo Zanca, Largo San Giacomo e Tomba a Camera sita a Largo Avignone. I privati dovrebbero prendersi carico di tutti gli oneri di manutenzione ordinaria, straordinaria, messa a norma ed adeguamento dinamico alle norme vigenti, per la realizzazione di un'area archeologica strutturata e permanente. Il canone fissato per i cinque anni è simbolico perchè è di soli 1000 euro più iva. Ma sicuramente gli oneri a carico del gestore che verrà individuato attraverso il bando che sarà presto pubblicato sono gravosi. Le aree devono essere aperte tutti i giorni festivi inclusi. La pulizia generale dell'area archeologica diffusa è totalmente a carico del gestore, così come la programmazione di eventi culturali che aumentino l'appeal dei siti. La fruizione dovrà essere differenziata in base ai fruitori: croceristi, turisti, studenti o studiosi. Quanto agli introiti per realizzare tutto questo le sole possibilità sono quelle della realizzazione di un punto ristoro e vendita gadget e quella della biglietteria che però non sarà a pieno appannaggio del gestore. Metà del biglietto andrà a lui, un quarto al comune e l'altro quarto all'assessorato regionale Beni culturali. Potranno partecipare al bando associazioni o cooperative con adeguata capacità tecnico professionale. Devono infatti avere a disposizione un archeologo, una figura che abbia frequentato la scuola di specializzazione in beni archeologici e che conosca l'inglese. Da anni le tre strutture sono lasciate ad un destino desolante che ora potrebbe cambiare.

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