Messina

Martedì 30 Aprile 2024

Raffineria di Milazzo, il nodo emissioni prima al vaglio del Ministero

Raffineria di Milazzo

Previsioni della vigilia azzeccate. La questione delle emissioni del camino E10 della Raffineria deve trovare una soluzione all’interno di un tavolo ministeriale prima che passi dalle aule di un Tribunale. Il Tar di Catania ha, infatti, non accettando la sospensiva richiesta dalla Raffineria, fissato l’udienza il 23 febbraio del prossimo anno per affrontare la complessa questione. I giudici amministrativi hanno ritenuto opportuno giudicare nel merito il ricorso fatto da Ram che ha chiesto una valutazione giuridica della fondatezza del limite imposto sul camino E10. Nell’ordinanza pubblicata venerdì scorso, il Tar, «ad un primo sommario esame giustificato dalle esigenze di celerità proprie del rito cautelare» e «salvo eventuali accertamenti istruttori da disporre nella successiva fase di merito del giudizio», ha ritenuto di non accettare la sospensiva del limite posto sul camino E10 e fissato al febbraio 2023 la prima udienza per discutere nel merito sulla fondatezza del limite. Ha però compensato le spese proprio «in ragione della peculiare complessità delle questioni giuridiche dedotte». Dieci mesi, dunque, per capire chi avrà ragione, ma nel frattempo c’è la famosa data del 10 giugno che deve essere tenuta in considerazione perché, in virtù di quanto previsto dal decreto Aia, quel limite deve essere comunque rispettato e ciò può avvenire solo fermando alcuni impianti strategici dello stabilimento milazzese. Una circostanza, questa, da evitare assolutamente per non riaprire una vertenza occupazionale dagli effetti devastanti. Altro che emergenza della singola ditta dell’indotto! C’è in gioco la tenuta economica di un intero territorio. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

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