La Procura di Barcellona ha concluso le indagini preliminari – in cui figurano 10 indagati – per una presunta maxi truffa nei confronti dell’Inps, per indebite percezioni, dal 2015 al 2020, di indennità di disoccupazione. Truffa che sarebbe stata messa in atto da un noto imprenditore di Barcellona, in concorso con i figli e con il coinvolgimento di altre sette persone che figuravano alle dipendenze della “Cortese Produzioni S.r.ls.” e del “Maglificio New Tukor di Cortese Salvatore” che ha sede nel quartiere Oreto di Barcellona. Gli avvisi di conclusione delle indagini, con contestuale informazione di garanzia, emessi dalla pubblica ministera Emanuela Scali, che ha coordinato le indagini della Guardia di finanza, sono stati notificati a Salvatore Cortese, 82 anni, legale rappresentante della “Cortese Produzioni S.r.ls.” e del “Maglificio New Tukor di Cortese Salvatore”, dei figli Domenico Giulio Cesare Cortese, 48 anni, Cleopatra Cortese, 46 anni, questi ultimi al pari dei dipendenti figuravano assunti fittiziamente dall’azienda del genitore. Assieme ai familiari del titolare dell’azienda, sono indagati in concorso, sempre per il reato di truffa, i lavoratori reclutati Filippo Genovese, 35 anni, Roberta Carmen Pandolfo, 29 anni, Neritan Cekaj, 31 anni, di origini albanesi, Santa Romano, 56 anni, Letizia Giambò, 48 anni, Tiziana Cambria, 46 anni, Felicia Mariana Goman, 49 anni, di origine romena, tutti residenti a Barcellona. Il sistema utilizzato era per tutti lo stesso. Cambiavano solo gli importi percepiti. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina