Una cava di calcarenite in contrada Zara a Santa Lucia del Mela (Messina) è stata sequestrata dai carabinieri del Noe di Catania. I militari hanno riscontrato che erano in corso attività di estrazione del materiale inerte e sono intervenuti bloccando un operaio che si alternava nella conduzione di un escavatore e di un camion con il quale il materiale estratto veniva trasferito nell’impianto di frantumazione della stessa ditta, posto a valle, a qualche chilometro di distanza. Era in possesso di un’autorizzazione a estrarre materiale rilasciata dal Distretto Minerario di Catania ma che le attività di scavo erano state condotte, da diversi anni a questa parte, su un’area completamente diversa da quella autorizzata, a ridosso dell’argine destro del sottostante torrente Floripotena. L’area interessata dagli scavi abusivi condotti sul fianco ripido del costone della montagna risulta sottoposta a due distinti vincoli di natura paesaggistica. E’ risultata essere stata violata anche la fascia di rispetto che tutela i torrenti di corsi d’acqua. La verifica dell’area provvista di autorizzazione ha fatto emergere che sulla stessa non era presente alcuna traccia di escavazioni ed era ricoperta dalla vegetazione. L’area di cava abusiva, che risulta aver interessato una superficie di circa 38 mila mq, è stata posta sotto sequestro preventivo insieme a un escavatore e a un autocarro trovati sul posto. Il titolare dell’azienda e proprietario dei mezzi, di 52 anni, è stato denunciato per attività abusive di scavo condotte su area sottoposta a vincolo paesaggistico e per deturpamento di bellezze naturali.