Messina

Domenica 06 Ottobre 2024

Messina, il nodo di Tremestieri: il porto nato... piccolo

Il Porto di Tremestieri rischia di diventare un doppio grattacapo: uno è legato al suo cantiere, l’altro ai suoi spazi. Partiamo dai lavori. In questi giorni sono proseguiti i confronti fra il Comune e la Nuova Coedmar che deve realizzare il nuovo grande porto cittadino nella zona sud della città. Secondo le ultime valutazioni la realizzazione dell’opera è al 25% a fronte di un cronoprogramma che la vorrebbe al 50%. Recentemente la commissione di collaudo ha preso atto dei ritardi e delle motivazioni dell’azienda veneta. Ma c’è una seconda nube su quell’area. Ed è legata alla progettazione dell’opera. È emersa durante il dibattito sul deposito costiero di Gnl a Pistunina quando si parlava del futuro di quelle aree dove era prevista la nascita di una piattaforma logistica. «Il porto di Tremestieri ha bisogno di di aree di stoccaggio – ha detto il presidente di AdSP Mario Mega – per il trasporto intermodale ancora prima che di tipo distributivo. Ma servono – e qui arriva la novità – anche aree buffer per i momenti di maggiore traffico. Nei momenti di picco le zone a disposizione del nuovo porto potrebbero non essere sufficienti». Il riferimento è al retro porto che sbocca in autostrada e al fatto che da Tremestieri partiranno contemporaneamente le auto e anche i mezzi pesanti. Uno sviluppo, in termini lineari, che sarebbe superiore, nei giorni di picco, a quanto il porto può contenere. «Ho proposto al Comune – conclude Mega – uno studio che riveda il retro porto». Magari sfruttando aree come quelle di Contesse o di Pistunina che potrebbero essere polmoni di stoccaggio unite al porto attraverso l’attesa via Marina.

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