Nel carcere restano immutate le criticità legate al mancato adeguamento della pianta organica della polizia penitenziaria, ferma a 95 unità, e non adeguata nonostante l'Istituto sia stato trasformato da Ospedale psichiatrico giudiziario a Casa circondariale, con annessa Articolazione per la tutela della salute mentale dei detenuti che durante la permanenza in carcere manifestano malattie e disturbi psichiatrici. Ad evidenziare le criticità, vecchie e nuove, che hanno provocato disordini e ferimenti del personale di polizia, inviando una circostanziata lettera alla Direzione generale del personale e delle Risorse settore della Mobilità, ed al Provveditorato regionale della Sicilia dell’Amministrazione penitenziaria, sono stati il segretario nazionale del sindacato Cosp Domenico Mastrulli, assieme al delegato regionale dello stesso sindacato Letterio Italiano. Nella lettera in cui si segnala la “carenza negli organici della polizia penitenziaria di Barcellona, nel numero minimo di 20 e massimo di 30 unità, rispetto alle nuove avviate postazioni di servizio e reparti detentivi, appare inopportuno l'inserimento nel conteggio tra gli assegnati in via definitiva-pianta stabile dei dipendenti poliziotti che si trovano nelle sedi già in posizione di assegnazione temporanea sulla base della legge 104/92, rispetto alle assegnazioni per mobilità ordinaria e di incremento sede». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina