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A Lipari acqua non pagata, la Regione manda un commissario ad acta

Si tratta di due milioni di euro che la giunta Giorgianni deve alla società Sopes di Palermo. Il vice sindaco Orto: "Si tratta di vecchi importi

Dissalatore di Lipari

Acqua del dissalatore non pagata a Lipari e la Regione manda un commissario ad acta, Giuseppe Carapezza, che ha proceduto a definire la pratica per i due milioni di euro che la giunta Giorgianni deve alla società Sopes di Palermo, che insieme alla ditta Di Vincenzo di Caltanissetta gestisce il dissalatore di Canneto Dentro. Si tratta del corrispettivo (1.839.858,35 euro, oltre Iva) sino ad oggi non pagato dall’Ente per la fornitura di acqua dissalata relativa al periodo 2018-2021.

La nomina del commissario segue tutta una serie di eventi che prendono il via l’11 maggio 2021, con una nota della società che gestisce il dissalatore, indirizzata alla Regione siciliana, proprietaria dell’impianto di dissalazione di Lipari, con la quale si segnala che il Comune non ha provveduto all’integrale pagamento delle somme dovute. Il dipartimento regionale delle Acque e dei rifiuti, a quel punto, il 21 maggio 2021, diffida il Comune di Lipari a voler procedere, con la massima priorità, al pagamento degli importi dovuti al gestore dell’impianto di dissalazione, per il periodo 2018-2020, e a provvedere all’adozione degli impegni di spesa necessari alla copertura delle spese per l’erogazione dell'acqua dissalata per il triennio 2021-2023.
Segue un passaggio in consiglio comunale, il 31 agosto 2021, nel corso del quale i consiglieri deliberano e rendono esecutivo il riconoscimento del debito fuori bilancio per la fornitura di acqua potabile, prodotta dall’impianto di dissalazione di Canneto Dentro. Nonostante il via libera del Consiglio e una nuova diffida, emessa il 13 dicembre 2021 dal Dipartimento, si è giunti ad oggi, senza che la somma sia stata liquidata: motivo per cui la Regione, considerato che il mancato versamento delle somme dovute potrebbe determinare l’interruzione di pubblico servizio e problematiche di carattere igienico-sanitario nel territorio comunale, ha proceduto ad inviare il commissario ad acta. Ovviamente, con l’aggravio per il Comune delle indennità e spese sostenute da questi.

«Si tratta di vecchi importi - precisa Gaetano Orto, vice sindaco e assessore all’approvvigionamento idrico del Comune di Lipari - che sono stati riconosciuti come debiti fuori bilancio dal Consiglio comunale. Un capo area era stato assente per un mese e si doveva fare la determina, previo parere dei revisori dei conti»

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