“Pole pole”, in Swahili. “Piano piano”, in italiano. Uno degli appalti pubblici destinati a migliorare di gran lunga l’impatto ambientale della zona nord fa registrare un passetto avanti, dopo anni e anni di attesa. L’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia ha rilasciato l’autorizzazione idraulica unica nell’ambito della “Costruzione di un impianto di depurazione in località Tono e dei collettori fognari per il convogliamento dei reflui fognari zona costiera da Fiumara Guardia e villaggio Spartà e limitrofi villaggi collinari”. Palazzo Zanca incassa così il Paur, Provvedimento autorizzativo unico regionale. «Lo attendevamo da tempo – commenta il dirigente della Città metropolitana di Messina Salvo Puccio –. Adesso è possibile procedere con la progettazione e con il successivo bando». La tempistica, come spesso accade, è accompagnata dalle previsioni. Le più ottimistiche individuano ora in qualche settimana il raggiungimento del primo step, mentre a settembre potrebbe essere bandita la gara propedeutica alla realizzazione dell’opera. Si tratta di un intervento consistente, che per tagliare il traguardo necessiterà di almeno 18 mesi dall’entrata in funzione della prima ruspa. Ma l’ottimismo più volte manifestato è naufragato di fronte alla realtà. Infatti, nel dicembre 2019, il sindaco Cateno De Luca delineava il seguente cronoprogramma: «Cinque mesi per la Valutazione d’impatto ambientale, due mesi per l’approvazione del progetto e sei per l’aggiudicazione dei lavori, la cui durata è di un anno e mezzo circa; nel 2021, quindi, si aprirà il cantiere». Il tempo, invece, è volato via e oggi bisogna rivedere tutta la tabella di marcia. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina