Il 7 aprile il primo attesissimo sbarco, quello della nave da crociera Marina, con 1.250 passeggeri, e subito dopo, a ritmo continuo, almeno tre o quattro sbarchi settimanali, con navi anche molto grandi. Quindici approdi per il solo mese di aprile. Ma la novità è che con l’Italia in zona bianca è stata sancita la fine delle restrizioni anche per questo genere di viaggi. Si sale a bordo sempre con il green pass rafforzato e si misura la temperatura corporea. Solo in caso di sintomi scattano tamponi e protocolli, ma per gli sbarchi non c’è più la famosa “bolla sanitaria” che costringeva i turisti a restare sotto scorta entro determinati percorsi. E quindi a scartare locali e negozi, se non quelli che rientravano nei rigidi controlli imposti dalle compagnie. Da adesso si può scendere liberamente senza scorta: si possono visitare i luoghi che si trovano sulle cartine, si può salire a bordo dei trenini o degli autobus mostrando il green pass, si possono effettuare passeggiate per la città. Una vera manna dal cielo per chi aveva una fonte di reddito assicurata dal crocierismo, un indotto, secondo gli esperti, da decine di milioni di euro, nell’era pre-Covid. Un indotto fatto non solo di negozi, bar e ristoranti, ma anche di tassisti, pullman, ormeggiatori, piloti dello Stretto che guidano le navi sino all’ormeggio. La zona bianca segna la fine del lungo periodo contraddistinto da divieti e bolle. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina