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Messina, canone di occupazione del suolo. Blandina: "Prorogare l'esenzione"

Il presidente della Camera di commercio ha lanciato un appello alle amministrazioni comunali e alla Regione perché venga ancora garantita un'agevolazione che è stata "l'unico provvedimento che ha dato una boccata di ossigeno"

Ivo Blandina

Raccogliendo il grido d’allarme delle associazioni di categoria e dei singoli operatori in merito al pagamento del canone di occupazione suolo che da domani si ritroveranno a dover pagare dopo essere stati dispensati dal versarlo in questo periodo pandemico, il presidente della Camera di commercio, Ivo Blandina, lancia un appello alle amministrazioni comunali e alla Regione perché si continui a garantirne l’esenzione.
«Non siamo usciti affatto dalla pandemia – afferma Blandina – il Covid è in risalita e l’indice di positività lo attesta. E non siamo usciti neppure dalla crisi economica che la pandemia ha generato. La situazione è allarmante, non si può pensare di cancellare con un colpo di spugna gli unici provvedimenti che davano una boccata di ossigeno alle attività imprenditoriali, massacrate dalle inevitabili misure poste in essere per contrastare l’emergenza sanitaria. Mi rivolgo alle amministrazioni comunali della nostra provincia perché proroghino le misure che, fino a oggi, hanno garantito la sopravvivenza a commercianti, esercenti, artigiani e piccoli imprenditori».

Poi, il presidente della Camera di commercio si sofferma sugli onerosi investimenti che le aziende hanno dovuto sostenere in questi due anni per assicurare la mitigazione del contagio. «Spese ingenti che gli imprenditori hanno affrontato con grande senso di responsabilità per contrastare la diffusione del Covid – prosegue Blandina – dalle quali ancora oggi non sono riusciti a rientrare e di cui non si può non tenere conto. Per questo ribadisco che è essenziale venire incontro alle esigenze delle aziende, continuando a permettere loro di usufruire ancora gratuitamente del suolo pubblico, coerentemente con le misure che il Governo nazionale sta attuando per ridurre l’incremento dei costi di materie prime ed energia, proprio prendendo atto che la crisi economica si è ulteriormente aggravata a causa del conflitto».
Infine, il presidente dell’Ente camerale si rivolge al Governo regionale: «Nell’ambito del demanio marittimo regionale – conclude – sono stati azzerati i canoni nel 2020 e ridotti nel 2021. L’auspicio è che si continui a proseguire sulla stessa linea, anche in vista dell’approssimarsi della stagione estiva e dell’apertura dei lidi balneari».

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