È sulla bocca di tutti da quando è scoppiata la guerra ed è iniziata la crisi energetica in tutta Europa. Il Gnl è il gas naturale liquefatto, ed è una delle nuove frontiere del riscaldamento e del trasporto nel mondo. Ora potrebbe sbarcare in città. Il progetto è quello dell’Autorità di sistema dello Stretto ed è inserito fra le misure del Pnrr, i piano nazionale di ripresa e resilienza. L’intero capitolo si chiama “Green Strait”, lo Stretto verde e prevede due interventi che promuovono la transizione energetica del trasporto marittimo: l’elettrificazione di 19 ormeggi nei vari porti dello Stretto e, appunto, un deposito di gas naturale liquefatto. Durante il 2021 l’Authority ha lanciato un avviso pubblico per la realizzazione di uno studio di fattibilità per la realizzazione del deposito che individuasse costi, località e criticità dell’opera. Questo studio ingegneristico è stato portato a termine e il 5 aprile i dettagli saranno presentati alla città e alla stampa dall’AdSP dello Stretto. Si tratterà di un workshop on line in cui scopriremo come potrà essere realizzato un insediamento su cui occorrerà fare grande chiarezza soprattutto in termini di sicurezza. L’area che è stata prescelta si trova a valle dello svincolo di San Filippo, fra la strada statale e il mare, a Pistunina. Si tratta della stessa zona in cui sarebbe dovuta sorgere la piastra logistica a supporto del porto di Tremestieri. Un progetto che, alla luce di questa novità, potrebbe finire definitivamente nel cassetto delle opere mai nate. Il deposito dovrebbe contenere fra i 9000 e i 10.000 metri cubi di gas naturale liquefatto, il tutto all’interno di serbatoi, non interrati. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina