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Guerra in Ucraina, la carovana di Messina è pronta a partire

Domattina la colonna umanitaria organizzata dal Cngei viaggerà alla volta del confine polacco per portare aiuti

La partenza è fissata per domani mattina all’alba dalla chiesa di Santa Maria di Gesù. Ad attenderli almeno due giorni di viaggio prima di arrivare al confine fra la Polonia e l’inferno ucraino.
La carovana umanitaria è stata organizzata dalla Cngei (associazione scout italiana corpo nazionale giovani esploratori ed esploratrici italiani) con volontari esterni come l’Agesci Regione Sicilia, il Masci Sicilia e l’Fse distretto Sicilia Orientale, che hanno messo su una prima autocolonna che viaggerà alla volta di Przemysl, dove è stato allestito un grande campo di prima accoglienza per chi scappa dalla guerra. L’intento del viaggio è duplice: portare beni di prima necessità e di conforto al campo profughi e accogliere in Sicilia alcune famiglie ucraine. E nei giorni scorsi alla carovana si è unito anche un pullman organizzato dalla comunità della chiesa ortodossa di via Santa Eustochia. «Lo utilizzeremo per portare in Italia 48 profughi – dice padre Giovanni Amante, il Protopresbitero della chiesa – all’andata trasferiremo gli aiuti che generosamente Messina e la sua provincia hanno raccolto, e al ritorno quel pullman sarà pieno di uomini, donne e bambini. I primi ad arrivare così in città. Per una dozzina di loro si tratta di ricongiungimenti familiari. Per lo più, madri che portano in Sicilia, figli o genitori. Tutti gli altri sono profughi che qui non hanno contatti o parenti. Daremo loro ospitalità, in particolar modo nei primissimi giorni, durante l’isolamento sanitario. Siamo in stretto contatto con la Prefettura perchè tutto avvenga secondo le norme. Quello che è stato raccolto lo abbiamo invece concordato con il console generale ucraino di Napoli che ci ha raccomandato, in particolar modo di far arrivare aiuti di tipo sanitario. È così ai messinesi abbiamo chiesto antinfiammatori, antidolorifici, antiemorragici, macchine per dare punti di sutura. Il nostro auspicio è che questo pullman possa partire più volte per portare in salvo quanta più gente possibile».

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