Migliorano le condizioni di salute del ventiquattrenne automobilista precipitato da un viadotto dell’A20 insieme al padre, Santino Lentini, 52 anni, morto sul colpo. Il giovane è ricoverato nel reparto di Rianimazione del Policlinico, la prognosi resta riservata ma le sue condizioni di salute sono in miglioramento. Tant’è che è stato sentito dagli agenti della Polstrada di Barcellona, coordinati dal comandante Sandro Raccuia. Ha riferito che giovedì notte, mentre l’Alfa Romeo Giulietta su cui viaggiavano e della quale occupava il sedile passeggero, stava dormendo. Solo dopo il violento impatto coi guardrail, si è reso conto della gravità della situazione. Quanto alla dinamica, trenta minuti circa dopo la mezzanotte, l’auto si accingeva a raggiungere il casello di Villafranca, proveniente da Palermo. Ma il conducente ha perso il controllo, ha tentato una frenata disperata, ha colpito la barriera protettiva a fianco della corsia di sorpasso e poi è schizzata verso destra, ha divelto 12 metri di guardrail di vecchia generazione e compiuto un volo di circa 7 metri. Per Santino Lentini, messinese del rione Giostra, non c’è stato nulla da fare. Sbalzato fuori dall’abitacolo, è deceduto sul colpo, a causa delle gravi ferite riportate nello schianto. Sulla tragedia ha aperto un’inchiesta la sostituta procuratrice di Messina Anita Siliotti, che ha ordinato il sequestro del veicolo e la restituzione di tutti gli effetti personali recuperati ai familiari della vittima. Nelle prossime ore, stabilirà se disporre accertamenti tecnici irripetibili sulla salma. Quanto all’origine del sinistro, gli agenti propendono per un colpo di sonno, un malore o una distrazione. Una prima relazione sull’incidente, autonomo, è già stata consegnata ieri alla titolare dell’inchiesta.