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Messina, minacce ed estorsioni nella zona ionica: in appello decise tredici condanne. NOMI | VIDEO

Il processo d’appello sull’inchiesta “Fiori di pesco”: otto le riduzioni e cinque le conferme. Per cinque imputati decisa la prescrizione

Si chiude con tredici condanne e cinque dichiarazioni di prescrizione il processo d’appello scaturito dall’operazione “Fiori di pesco”, l’indagine dei carabinieri del Comando provinciale e della Compagnia di Taormina con cui nel novembre dello scorso anno venne azzerato il clan mafioso dei Brunetto, che aveva progressivamente allargato i suoi tentacoli nell’intera Valle dell’Alcantara ed era in diretto collegamento con il potente gruppo mafioso catanese Santapaola-Ercolano.

Gli imputati

In appello erano coinvolti diciotto imputati: Antonino Vincenzo Pino, Antonio Monforte, Filippo Scuderi, Salvatore Coco, Vincenco Lomonaco, Pietro Oliveri, Antonino Salanitri, Antonino Mollica, Carmelo Crisafulli, Carmelo Caminiti, Angelo Salmeri, Alfio Di Bella, Salvatore Scuderi, Daniele Nicolosi, Mariella Yessica Cannavò, Giuseppe Minissale, Salvatore Minissale e Carmelo Rolando Patti.

La sentenza

I giudici d’appello hanno rideterminato la pena, rispetto al primo grado, per 8 imputati: Angelo Salmeri, complessivamente a 12 anni e 9 mesi di reclusione; Antonio Monforte, 8 anni; Salvatore Scuderi, 7 anni; Filippo Scuderi, complessivamente a 10 anni; Daniele Nicolosi, 7 anni; Antonino Salanitri, 2 anni e 8 mesi; Antonino Mollica, 2 anni e 8 mesi; Carmelo Crisafulli, un anno (pena sospesa). La conferma della condanna inflitta in primo grado è stata invece decisa per Vincenzo Pino, Vincenzo Lomonaco, Carmelo Caminiti, Carmelo Pietro Olivieri e Alfio Di Bella. Hanno beneficato della dichiarazione di prescrizione totale di tutti i capi d’imputazione contestati, tra riqualificazione della fattispecie e esclusione di aggravanti, in cinque: Salvatore Coco, Giuseppe Minissale, Salvatore Minissale, Carmelo Rolando Patti e Mariella Yessica Cannanò. Prescrizioni parziali di alcuni reati - ma sono stati condannati per altri -, hanno registrato poi: Antonio Monforte, Angelo Salmeri, Salvatore Scuderi e Daniele Nicolosi. La conferma quasi integrale delle condanne inflitte in primo grado, e poi una serie di prescrizioni era stata in sintesi la requisitoria formulata dal sostituto procuratore generale Giuseppe Costa.

Gli avvocati

Gli indagati sono assistiti in questa fase dagli avvocati Ernesto Pino, Cinzia Panebianco, Michele Panzera, Salvatore Silvestro, Salvatore Sorbello, Lucia Spicuzza, Gabriella Coco, Tommaso Calderone, Maria Lembo, Roberta Fava, Lorenzo Trimarchi, Vincenzo Merlino e Maria Logorelli.

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