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Barcellona, minacce al sindaco Calabrò e ai funzionari. S’indaga anche su un altro episodio

Ed un’altra indagine riguarda un video minatorio per una buca

Il sindaco Giuseppe Calabrò

Le gravi minacce ricevute con un plico anonimo, inviato attraverso il servizio postale e recapitato al Municipio subito dopo l'affidamento del nuovo servizio di riscossione dei tributi comunali alla “Municipia S.p.A”, non sarebbe stata l'unica minaccia esplicita rivolta tra dicembre e gennaio al sindaco Pinuccio Calabrò. Oltre all'inchiesta avviata a seguito del recapito della busta anonima – un foglio su cui a stampatello erano indicati i nomi del sindaco, del dirigente finanziario Elisabetta Bartolone, dell'esperto di finanza pubblica Dario Paterniti, del rappresentante legale del raggruppamento di imprese guidato da Municipia spa che si occuperà della riscossione, Fabio Cosenza, del responsabile dell'ufficio Tributi, Lucio Rao – la Procura di Barcellona ha avviato da alcune settimane una seconda indagine che riguarda, invece, le minacce proferite attraverso un video realizzato su Tik-Tok e diffuso anche su "Instagram”. A minacciare in quest'ultimo caso il sindaco sarebbe stato uno degli arrestati dell'ultima operazione antimafia e antidroga effettuata una settimana fa dai carabinieri. L'uomo finito in carcere perché accusato di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, è Carmine Di Natale, 46 anni. L'uomo che con la sua auto era incappato in una buca di una strada dissestata aveva lanciato attraverso il video minacce gravi per l'incolumità del sindaco. Affermando che se non avesse provveduto ad aggiustare le strade lo avrebbe cercato per picchiarlo ferocemente. Un monologo di insulti e minacce consegnato alla Procura.

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