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La nuova Cosa nostra di Barcellona: il 90enne, il boss e i serbatoi...

Un esempio lampante della sub-cultura mafiosa. Un vecchietto che si rivolse a Carmelo Vito Foti dopo un furto

Il boss Carmelo Vito Foti

Un esempio lampante della sub-cultura mafiosa che alimenta il sostrato d’arretratezza culturale. Un vecchietto di 90 anni ancora piuttosto arzillo che per una storia di prestiti non onorati e di serbatoi rubati, le malefatte di un picciotto del clan, si rivolge al boss Carmelo Vito Foti che sarebbe il suo “capo” e non ai carabinieri per tentare di riavere denaro e contenitori. È un episodio emblematico dell’inchiesta che il gip Pastore nella sua ordinanza di custodia sfrutta per descrivere “Il controllo sul territorio di riferimento” dell’organizzazione mafiosa.

“Sono venuto qua perché mezzo-mezzo ragiono all’antica”, sbotta il vecchietto quando si trova davanti al boss che gli ha dato udienza. «L’ambiente era bello una volta, oggi non c'è più un cazzo ai tempi di oggi», gli ribatte Foti, e lui continua “non è ... io ho avuto da fare con tutte le persone sia con Galoti, sia barcellonesi, sia quelli la carovana erano tutti la e purtroppo so l’abitudine come si usa e come non si usa”.

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