I giudici del Tribunale di Barcellona, presidente Antonino Orifici, componenti Anna Elisa Murabito e Silvia Spina, hanno condannato – su richiesta del pubblico ministero Veronica De Toni – a 9 anni e 6 mesi di reclusione l'ex netturbino della cooperativa “Libertà e lavoro”, Pietro Fiorito, 81 anni, riconosciuto colpevole del tentato omicidio, aggravato dai futili motivi, ai danni del funzionario comunale di Palazzo Longano, Lucio Rao, che fu attinto al torace – la sera del 4 gennaio 2021– da una pallottola esplosa con una pistola calibro 38.
Il grave episodio si verificò nelle campagne tra Terme Vigliatore e Rodì Milici, al termine di una lite scoppiata per la manutenzione del confine dei rispettivi terreni agricoli. Oltre che del tentato omicidio del funzionario, proprietario di un appezzamento di terreno confinante con quello di Fiorito, l'imputato è stato riconosciuto colpevole di porto illegale in luogo pubblico della pistola calibro 38 (regolarmente denunciata), utilizzata dall'ottuagenario per ferire Lucio Rao. L’altro reato contestato a Fiorito, quello di rapina del telefonino di proprietà della vittima, che si presume sia stato prelevato e portato via dall'anziano durante le concitate fasi della lite, è stato invece qualificato quale furto.
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