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Messina, le indagini sulla comitiva di sciatori: assolto l'ispettore Parialò

Sentenza completamente ribaltata in appello per l’ispettore della Pg della Polizia municipale Giuseppe Parialò, molto conosciuto in città per la sua correttezza. Se per le cosiddette indagini “parallele” sulla comitiva di sciatori nella prima fase della pandemia, in primo grado aveva subito la pena (sospesa) di 8 mesi con l’accusa di falso, in appello tutto è cambiato. La prima sezione penale presieduta dal giudice Alfredo Sicuro, lo ha scagionato con la formula «perché il fatto non costituisce reato», accogliendo la tesi del suo difensore, l’avvocato Salvatore Silvestro. Al centro della vicenda ci fu la ipotetica mancata delega ad agire da parte della magistratura alla Polizia municipale, nelle specifico la Procura. Secondo l’accusa iniziale il falso sarebbe stato commesso quando Parialò nel marzo del 2020 chiese all’Asp-Policlinico di avere la famigerata “lista degli sciatori”, ma senza avere una delega specifica da parte della Procura, una lista che comunque non gli venne consegnata quando si presentò personalmente a reclamarla. Ma il suo legale ha sostenuto tra l’altro in appello che non poteva configurarsi il reato di falso né tantomeno altra ipotesi delittuosa, posto che lo stesso Parialò inoltrò un modulo di richiesta di atti prestampato, su cui appose la sua firma, e che specificò all’ente che agiva d’iniziativa e non su delega della magistratura.

La presa di posizione di De Luca e Musolino

“Esprimiamo grande e sincera soddisfazione per la sentenza con la quale ieri la Corte d’Appello di Messina, Prima sezione penale, ha assolto con formula piena l’Ispettore della Polizia Municipale Giuseppe Parialò dalla ignominiosa accusa di falso, per la quale lo stesso era stato condannato l’anno scorso alla pena di 8 mesi reclusione, pena sospesa”. A dichiararlo l’ex sindaco della città di Messina Cateno De Luca e l’assessore con delega alla Polizia Municipale Dafne Musolino.

L’accusa all’Ispettore Parialò era scaturita dagli accertamenti che la Polizia Municipale di Messina, sezione di PG, su mia richiesta come Sindaco di Messina, aveva avviato nell’ambito della famosa vicenda della comitiva degli sciatori che, rientrando da Madonna di Campiglio nei primi giorni di marzo 2020, non avevano rispettato le disposizioni nazionali e regionali anti -covid in merito alla segnalazione di rientro da zona rossa ed isolamento fiduciario, dando verosimilmente luogo al primo cluster di contagio per Covid nella città di Messina.

Siamo sempre stati certi della correttezza dell’operato della Polizia Municipale di Messina e della sezione di PG coordinata all’epoca dei fatti dall’Ispettore Parialò e non abbiamo esitato a ribadirlo in ogni sede. Anche per tale ragione, dunque, ribadiscono Cateno De Luca e Dafne Musolino, la sentenza della Corte d’Appello di ieri non ci stupisce, ma ci conferma la nostra fiducia nella Giustizia, mentre continuiamo a ritenere paradossale che l’ispettore Parialò sia stato accusato di avere commesso un falso, accusa dalla quale è stato finalmente prosciolto dalla Corte d’Appello, mentre le identità degli sciatori e le relative responsabilità sembrano essere state coperte da una coltre di neve che non conosce il disgelo dell’accertamento della verità!”

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