«Le opere complete aiutano l’educazione e la cultura, le incompiute permanenti trasmettono solo idee negative».
Attenzione: non è la buona parola che vale dappertutto e poi si dimentica. È il nuovo concretissimo monito lanciato dl direttore della Caritas di Messina, padre Nino Basile – già raccolto dalla Gazzetta la prima volta il 15 marzo del 2019 – in relazione al danno gravissimo che l’intera comunità di Camaro San Paolo continua ininterrottamente a subire, da 7 anni, per l’abbandono di una preziosissima opera di risanamento sociale. Quel Parco urbano di Camaro con anfiteatro da 500 posti che nel luglio del 2015, quando le luci dei cantieri furono spente, risultava quasi completato nella piazza centrale del popoloso rione, davanti alla chiesa-oratorio e tra le palazzine dello Iacp. Probabilmente, al netto della primaria emergenza abitativa che viaggia verso le sospirate soluzioni, la storia del “parco urbano di Camaro” è – nell’ambito del Risanamento – la beffa più colossale. La vicenda che dimostra il più alto tasso di indifferenza e freddezza della politica a tutti i livelli.
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