«Promessa mantenuta dal Governo Musumeci. Oltre cinquanta ettari di Zes nell’area del porto (nonostante quell’inetto di De Luca), con l’auspicio che questa splendida città siciliana possa essere amministrata da persone serie e non da guitti e saltimbanchi a caccia di elezioni...». Il post del vicegovernatore siciliano fa da detonatore. Ed esplode l’ennesimo scontro tra Palermo e Messina, tra la Giunta regionale in carica e quella che si è appena dimessa da Palazzo Zanca. Il vicepresidente e assessore all’Economia parla di una promessa mantenuta (riporta anche la pagina della Gazzetta del febbraio 2018 dal titolo “Armao: Messina avrà la Zona economica speciale”), cioè dell’inserimento di un’ampia superficie del territorio messinese all’interno della Zes della Sicilia Orientale. Per chi non lo sapesse ancora, le Zes sono strumenti operativi volti a «creare le condizioni favorevoli per lo sviluppo e la nascita delle imprese nelle due grandi aree dell’Isola, attraverso particolari strumenti economici, finanziari e amministrativi. I benefici economici delle Zes sono stabiliti dal decreto legge 91 del 2017 e prevedono notevoli incentivi fiscali, tra cui il credito d’imposta per gli investimenti fino a 50 milioni di euro. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina