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Messina, il duplice omicidio di Camaro: via agli accertamenti sui reperti

Aperto l’incidente probatorio davanti al gip Pagana

La verità sulla sparatoria di Camaro San Luigi del 2 gennaio scorso che s’è trasformata in un duplice omicidio, con le morti del 31enne Giovanni Portogallo e del 35enne Giuseppe Cannavò, adesso è più vicina.
Ieri s’è aperto infatti l’incidente probatorio davanti al gip Fabio Pagana e s’è registrato il conferimento degli incarichi ai consulenti, che hanno fissato l'inizio delle operazioni peritali per il 25 febbraio nei laboratori della a Polizia scientifica di Palermo. I difensori del presunto killer ancora latitante, il 37enne Claudio Costantino che dal 2 gennaio è in fuga, vale a dire l’avvocato Filippo Pagano e il prof. Carlo Taormina, si sono riservati la nomina di propri consulenti fino all'inizio delle operazioni peritali.
Il gip Pagana ha concesso 40 giorni di tempo per l’espletamento dell’incarico ed ha fissato l'udienza del 20 aprile prossimo l’esame dei periti. Si tratta della dott. Paola Di Simone, direttore tecnico superiore biologo della Polizia, in servizio presso il Gabinetto regionale della Polizia Scientifica di Palermo, e precisamente presso il laboratorio di Genetica forense, e dell’ispettore superiore Ferdinando Mori, in servizio presso il Gabinetto regionale della Polizia scientifica di Catania, che ha una competenza specifica come dattiloscopista.
Intanto le operazioni inizieranno sui reperti ematici già repertati e, successivamente, verrà comunicata la data di inizio delle operazioni sullo scooter adoperato per la fuga da Costantino e poi ritrovato sulla strada che porta ai Colli Sarrizzo dagli investigatori, che attualmente è custodito alla caserma Calipari della Polizia. A quanto sembra, i prelievi delle impronte, del dna e delle tracce ematiche, se presenti, dovranno essere effettuate direttamente sul mezzo.

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