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Messina, rebus scuole: Crispi e Catalfamo al freddo, Cannizzaro a -10... aule. Palazzo Zanca dorme

Risposte nulle o assolutamente tardive. E così, centinaia di giovanissimi studenti continuano a convivere con disagi, dal freddo ai turni pomeridiani, senza che da Palazzo Zanca arrivino notizie certe e definitive. A oggi la situazione di alcuni istituti è sospesa tra il paradossale e grottesco. Per palesi limiti dirigenziali e politici di chi governa la macchina delle scuole al Comune. Perché non si possono utilizzare termini diversi se intere scuole vengono lasciate al freddo nei mesi invernali, senza che si riesca a dare una risposta immediata. Burocrazia? Tempi tecnici necessari? I fatti parlano da soli.

Pascoli-Crispi al freddo da quasi tre mesi

E' il caso della scuola "Pascoli-Crispi", dove lo scorso 3 dicembre si è verificato un guasto alla caldaia. Palazzo Zanca, dopo aver verificato con i propri tecnici che non era più possibile aggiustare la vecchia caldaia, ha deciso di acquistarne una nuova il 14 dicembre. I tempi di consegna, specie in questa fase pandemica, però sono stati abbastanza lunghi. Le famiglie degli studenti della Pascoli-Crispi si sono spesso lamentate per le temperature rigide all’interno delle 40 aule della struttura scolastica. Lo scorso 26 gennaio da Palazzo Zanca facevano sapere che la problematica era in via di risoluzione visto che la nuova caldaia era stata acquistata e doveva solo essere montata. La realtà è che siamo al 12 febbraio e ancora gli scolari sono al freddo. Bisognerà aspettare la primavera?

Catalfamo al freddo da... sempre

Situazione simile alla "G. Catalfamo", ma con una premessa: qui l'impianto di riscaldamento non lo hanno mai avuto. Possibile in una scuola nel 2022? Provare per credere. E così i genitori hanno avviato una raccolta firma per denunciare il problema. "Oggi, dopo varie interlocuzioni tra il sottoscritto Saraceno Salvatore, i vari rappresentanti di classe e gran parte dei genitori, viene presentata al signor sindaco del Comune di Messina Cateno De Luca e agli assessori Salvatore Mondello, Francesco Gallo, Francesco Caminiti, al Dirigente del Dipartimento Servizi Tecnici del Comune di Messina Antonio Amato e al presidente della 2ª Municipalità del Comune di Messina  Davide Siracusano, una petizione popolare di oltre trecento firme, con la quale denunciamo la gravissima situazione per la salute dei bambini e del personale scolastico evidenziando quanto segue: le temperature all’interno delle aule sono al di sotto dei 18° C previsti dalle vigenti disposizioni e le problematiche quotidiane da affrontare oggi non si riferiscono solo al covid 19; non è concepibile che ancora oggi nei primi mesi del 2022 nel plesso principale “S. Annibale” dell’Istituto comprensivo “G. Catalfamo“ di via dei Gelsomini al villaggio Cep non esiste alcun impianto di riscaldamento. Che come specificato in premessa sono innumerevoli e soprattutto inevase le richieste effettuale dal dirigente scolastico Angelo Cavallaro agli organi competenti nel corso dei vari anni senza alcuna risposta".
E la rabbia dei genitori è amplificata dalla presenza nei tetti della scuola di pannelli fotovoltaici che producono quasi 30 kilovatt e che solo una piccola parte viene utilizzata per la scuola (si potrebbe realizzare velocemente un impianto con climatizzatori sfruttando i citati pannelli fotovoltaici, per dare dignità, decoro e tutela della salute ai piccoli alunni e al personale della scuola). Misteri, verrebbe da aggiungere...

"Cannizzaro-Galatti" ancora a -10... aule

Nelle scorse settimane un piano intero della scuola Cannizzaro-Galatti (dieci classi coinvolte) è stato chiuso per interventi di messa in sicurezza, a causa di problematiche sismologiche (al piano superiore). E sin qui "nulla quaestio". Il problema, però, è che da un mese non si è concretizzata alcuna soluzione alternativa. In piedi c'è l'ipotesi "trasferimento" delle classi interessate all'Istituto di "Cristo Re", ma ancora oggi qualcosa si è inceppato e i bambini sono costretti ai doppi turni e ai turni pomeridiani, con una necessaria riduzione del monte ore complessivo. La dirigente Egle Cacciola ha già inviato dei solleciti a Palazzo Zanca con delle "pec" , ma le risposte tardano. Tanto per cambiare.

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