Il mare si avvicina pericolosamente al depuratore di Capo d’Orlando ed è emergenza anche nella parte terminale della strada di Tavola grande, dopo quella scattata poco più ad est e che ha costretto Palazzo Europa a deviare la condotta fognaria che passa sotto l’arteria. Le ultime mareggiate hanno inghiottito buona parte del lembo di spiaggia che separava la struttura dalla battigia sul fronte di Ponente e così ora a minacciare il depuratore ci sono anche le acque del torrente Zappulla, che nella sua foce ha trovato spazio per avvicinarsi all’impianto. La situazione è diventata veramente a rischio perché, se sul fronte nord a difendere il depuratore dalle mareggiate c’è la strada, ad ovest è rimasta solo una lingua di spiaggia “minata” dalle eventuali piene del torrente Zappulla. Alla vigilia dell’avvio della gara d’appalto per l’adeguamento dell’infrastruttura, finanziato dall’Unione europea con 8.500.000 di euro, c’è chi si chiede da anni se non sia opportuno o addirittura necessario spostare l’impianto più a monte e lontano dal mare, per evitare la sua totale distruzione ad opera dei marosi dopo il suo adeguamento. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina