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Messina, terapia subintensiva Covid: 12 posti in più solo sulla carta

All’ospedale Piemonte non possono essere ancora attivati

L’ospedale Piemonte non può attivare al momento i nuovi 12 posti Covid di terapia subintensiva promessi alla Regione perché non trova medici e infermieri da assumere. I bandi, tre consecutivi, pubblicati e ancora aperti, sono andati deserti. Qualche settimana fa, in piena quarta ondata, il diktat dell’assessorato alla Sanità retto da Ruggero Razza, che chiedeva più posti letto dedicati ai pazienti Covid. Il “Piemonte” ne avrebbe dovuti attivare quaranta. Un numero che non dava altra possibilità al nosocomio, se non quella di trasformarsi in ospedale Covid. Nei giorni successivi, la levata di scudi di forze politiche e del comitato “Salviamo il Piemonte”, rappresentato dal vicepresidente della Quarta municipalità Renato Coletta. E allora la mediazione. La proposta della direzione dell’ospedale di attivare invece dei quaranta posti di degenza ordinaria 12 posti di terapia subintensiva che si aggiungerebbero ai nove già disponibili in un’area, quella del reparto di Medicina d’urgenza, totalmente indipendente dalle altre strutture e più gestibile. Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo... la carenza di personale.

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