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A San Fratello una targa ricorda Mussolini: infuria la polemica

È diventato un caso la targa che ricorda la visita di Benito Mussolini nel 1924 a San Fratello insieme al generale sanfratellano Antonino Di Giorgio

È diventato un caso la targa che ricorda la visita di Benito Mussolini nel 1924 a San Fratello insieme al generale sanfratellano Antonino Di Giorgio, collocata accanto al monumento inaugurato ai primi di gennaio nel centenario della grande frana del 1922. Dopo la segnalazione del consigliere di opposizione Nino Reitano, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia ha scritto al sindaco, al Prefetto ed alla Procura della Repubblica sollecitandone la rimozione.

«La targa più che rammentare la frana, le sue vittime e la devastazione, celebra con molta più enfasi la visita del dittatore Mussolini», scrive Giuseppe Martino, presidente della sezione provinciale Anpi “Mimmo Trapani”. «Il sindaco del tempo, generale Di Giorgio, da quel contatto ricavò la carica di ministro della guerra e, tre mesi dopo, veniva assassinato il deputato socialista e antifascista Giacomo Matteotti», aggiunge l’Anpi denunciando come «l’apposizione della targa sia contraria ai valori cui si richiama la nostra Costituzione e un esempio distorto alle giovani generazioni».

Chiesto quindi alla Procura di verificare «eventuali violazioni della legge Scelba». Accuse cui replica il sindaco Salvatore Sidoti Pinto: «Nessuna apologia ma solo il ricordo di un momento innegabilmente storico per San Fratello in un momento delicato, come la visita dell’allora capo del governo col generale Di Giorgio. Nulla a che vedere col resto, non accettiamo speculazioni di nessun tipo».

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