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Avvio isolamento a Messina, basta un test rapido. Le Usca deviate verso i domiciliari

I tamponi molecolari sono sempre di meno, i cittadini si rivolgono a farmacie e laboratori

Una procedura più snella che ha alleggerito il peso sulle Usca e che rende meno gravoso anche l’iter all’interno della poderosa macchina burocratica con cui i cittadini devono combattere, insieme al virus. Da qualche giorno anche in provincia di Messina è stato introdotto il nuovo sistema di rilevazione del Covid. A inizio anno dall’ufficio del Commissario per l’Emergenza Covid arrivò l’indicazione della necessità di una sola verifica con test molecolare del contagio. Bastava solo in fase di diagnosi, quindi in ingresso alla fase di isolamento. In uscita, invece, diventò sufficiente un tampone rapido. Uno sgravio di non poco conto quando le file alle Usca, in particolare quella del Pala SanFilippo, erano divenute strazianti e insostenibili.

Da qualche giorno un ulteriore alleggerimento, perché, come previsto da una circolare del dirigente regionale Mario La Rocca, adesso anche in ingresso è sufficiente un tampone rapido per poter diagnosticare un’infezione. Non è più necessaria una conferma con un test molecolare. La nuova procedura adottata in tutta la Sicilia e già sperimentata in Veneto e in Calabria, prevede anche che un test rapido negativo in soggetti sintomatici necessiterà di una conferma con un secondo “rapido” a distanza di 2 o 4 giorni o di un molecolare sulla base di una valutazione clinica. Dunque, per l’inizio dell’isolamento, i cittadini possono rivolgersi punti di screening dell’Asp ( a Messina l’Ex Gazometro con prenotazione o l’area Giostra libera) oppure ai laboratori privati e alle farmacia autorizzate.

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