È uno degli obiettivi che l’assessore al Turismo Enzo Caruso si era prefissato: fare in modo che la tassa di soggiorno fosse incassata direttamente dai circuiti nazionali di prenotazione di alberghi e B&B e poi riversata ai Comuni. Grazie all’accordo tra Airbnb e ANCIcomunicare a partire dal 2022, Airbnb attiverà la raccolta digitale dell’imposta di soggiorno del Comune di Messina, occupandosi direttamente del versamento per gli affitti brevi per gli host e per altri Comuni che ne faranno richiesta. Unica piattaforma attualmente a farlo, Airbnb negli ultimi anni ha attivato protocolli di intesa con 24 fra le principali destinazioni italiane, tra cui Roma, Firenze, Milano, Torino, Napoli e Palermo, rispondendo alla necessità di semplificare la riscossione dell’imposta di soggiorno e snellire l’iter burocratico attraverso gli strumenti di pagamento digitali. "La riscossione diretta della tassa di soggiorno, al momento della prenotazione tramite piattaforme digitali, come Airbnb e Booking – dichiara l’assessore Caruso – consentirà non solo la semplificazione delle procedure burocratiche per il versamento dell’imposta al Comune da parte delle strutture ricettive, ma sarà anche funzionale al tracciamento della tassa di soggiorno sin dal momento della prenotazione; inoltre, consentirà ai clienti, di conoscere immediatamente l’importo omnicomprensivo del proprio soggiorno nella struttura scelta sul portale”.