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Sant'Agata Militello, truffe ai danni di aziende: in sette davanti al gup

Prima udienza ieri a Messina nell’àmbito del procedimento “Antico Pozzo”: la difesa solleva un’eccezione di incompetenza territoriale

Il Tribunale di Messina

Si è aperta ieri al Tribunale di Messina l’udienza preliminare nei confronti di sette imputati destinatari della richiesta di rinvio a giudizio nell’àmbito del procedimento denominato “Antico Pozzo”, che ha posto sotto la lente di ingrandimento una serie di truffe ai danni di svariate aziende.

Scenario dei fatti oggetto dell’accusa il territorio della provincia di Messina, in particolare tra i Nebrodi e la zona tirrenica, con la contestazione per sei imputati delle ipotesi di associazione a delinquere e diversi episodi di truffa, ricettazione e auto riciclaggio. Destinatari della richiesta di rinvio a giudizio sono Nunzio Siragusano, Gaetano Ioppolo, Mario Laurendi, Luciana Desiderio, Rocco La Monica e Anna Maria Iuculano.

Gli incartamenti sono approdati al vaglio del giudice per le udienze preliminari di Messina dopo il rinvio del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Patti che, nel 2020, si era dichiarato incompetente per territorio a pronunciarsi sulla richiesta di applicazione di misure cautelari formulata dalla Procura pattese, che fu dunque rigettata.
Anche nell’udienza di ieri a Messina uno dei legali delle difese, l’avvocato Antonio Spiccia, ha quindi sollevato un’eccezione di incompetenza territoriale a favore del Tribunale di Barcellona, sulla quale il giudice per le udienze preliminari Ornella Pastore si pronuncerà il prossimo 9 febbraio.

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