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Messina, lo sfogo dei genitori della "Cannizzaro-Galatti": "Tempi rapidi e soluzioni per i nostri figli"

Un fronte comune chiede e pretende che la situazione resti in capo a tutte le priorità delle autorità competenti, e che non si trasformi nell’ennesimo stanco strascico burocratico.

Scuola Galatti-Cannizzaro

Con una lettera i genitori degli studenti dell'I. C. "Cannizzaro-Galatti" esprimono tutta la loro rabbia e amarezza per una situazione che vede i propri figli vittime della "non-curanza di chi amministra e gestisce gli interventi da realizzare nei plessi scolastici di proprietà del Comune". Nei giorni scorsi, infatti, un piano intero della scuola (dieci classi coinvolte) è stato chiuso per interventi di messa in sicurezza, a causa di problematiche sismologiche. Il problema è che al momento non è stata prospettata una soluzione.

"L’effettivo rischio sismico, spada di Damocle di parecchi edifici cittadini, ed effettivo pericolo incombente si è tradotto in vero e proprio terremoto in questi giorni per l’I.C. "Cannizzaro Galatti" di Messina - spiegano - In piena emergenza da risalita di contagi da COVID-19, con gli aggiornamenti sulle disposizioni in termini di sorveglianza sanitaria che si susseguono e che si traducono, gioco forza, in aggravio di lavoro per tutti, Dirigenti in primis, il Comune decide di notificare alla scuola l’interdizione dell’intero piano della Scuola Primaria, già parzialmente chiuso nei mesi scorsi.

Questo ha chiaramente generato caos, allarme, panico e non poche difficoltà. In una gestione della quotidianità già ampiamente rimaneggiata, un po’ per la pandemia, un po’ per questi problemi strutturali dell’edificio, si aggiunge adesso la definitiva mancanza di 10 aule per garantire la continuità del servizio. In prima battuta si sta ovviando, la Dirigente, coadiuvata dal suo Staff, è riuscita, con estrema fatica a riorganizzare le attività didattiche pianificando una turnazione delle classi tra orario antimeridiano e pomeridiano, con una necessaria riduzione del monte ore complessivo. Disagi su disagi, per tutti, alunni, docenti, famiglie, collaboratori. Come al solito, il ritornello si ripete, vorremmo non ad libitum, stavolta, e chi ne paga le conseguenze la scuola, in tutte le sue componenti. Se da un lato, si ritiene doverosa l’attenzione delle Istituzioni rispetto alla tematica della sicurezza, dall’altro se ne discute l’efficacia nell’azione, perché, nella circostanza, non accompagnata da soluzioni atte a garantire il diritto allo studio dei bambini".

"Sarebbe stato opportuno e doveroso - si legge ancora - da parte dei soggetti interessati, dirigenti comunali, assessori, e tutte le figure istituzionalmente preposte in seno al palazzo municipale, comunicare insieme con la dovuta e giusta interdizione dei locali, una pronta ed immediatamente fruibile soluzione logistica al fine di non compromettere, come sta avvenendo, la serena continuità didattica, in un momento storico caratterizzato già da una situazione drammatica se non tragica a causa dell’incidenza gravissima della situazione sanitaria intorno a noi. Questo si rappresenta alla luce del fatto, che aggiunge ulteriore gravità alla circostanza, che è stata la scuola, nella persona del Dirigente, dott.ssa Cacciola, ad attivarsi immediatamente per trovare utili e poco traumatiche soluzioni di dislocazione, a fronte di una non meglio precisata rassicurazione da parte degli organismi comunali competenti, sul reperimento di locali all’uopo servibili. Come costume di questa Comunità Scolastica, che negli anni, ha costruito la propria forza attraverso la sinergia di tutte le sue componenti, sapientemente guidata da una Dirigenza attenta e disponibile, sempre pronta a spendersi in prima persona, mettendoci la faccia, anche in questa circostanza faremo fronte comune nel chiedere e pretendere che la situazione resti in capo a tutte le priorità delle autorità competenti, e che non si trasformi nell’ennesimo stanco strascico burocratico".

"Pertanto - conclude la nota - le famiglie, appoggiando e sostenendo la Dirigenza nel disumano sforzo messo in campo per risolvere nel modo migliore possibile il problema, pretendono che vengano tenute in considerazione le succitate perplessità, pertanto si pretende che l’intervento venga organizzato, e svolto in tempi ragionevolmente rapidi che abbia carattere risolutivo e che permetta un rientro in sicurezza degli alunni

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