Non sono bastati i chiarimenti dell’assessore comunale Massimiliano Minutoli a spegnere il fuoco delle polemiche sulla gestione degli amici a quattro zampe in città. Tant’è che adesso a lanciare strali contro l’Amministrazione De Luca sono i consiglieri comunali Giuseppe Schepis, Dino Bramanti, Giovanni Scavello (della Lega) e Giovanni Caruso (“Bramanti sindaco”), insieme con i rappresentanti di Circoscrizione Nunzio Signorino e Giuseppe Cucinotta. «L’aggiudicazione della gara per l’affidamento degli animali – scrivono – non è altro che la conclusione di una vicenda stucchevole. Nonostante siano state diverse le proteste delle associazioni animaliste e nel corso del tempo siano stati annullati tre bandi, gli oltre 100 cani randagi, di cui il Comune di Messina è proprietario, dovranno, nostro malgrado, essere trasferiti oltre lo Stretto. Il canile dove saranno ospitati è quello di Taurianova, già commissariato per mafia… Tutto ciò, non fa altro che dimostrare la scarsa attenzione del fenomeno dei cani randagi. Sin dall’insediamento di questa Amministrazione ha prevalso una gestione farraginosa che ha sempre girato attorno al problema, provvedendo semplicemente ad affidare tramite bandi di gara il “Servizio di ricovero”». A giudizio dei sei consiglieri, l’Esecutivo «ha solo cercato di “tamponare” il problema senza mai mettere in campo la progettualità necessaria». E parlano di «sconfitta» , che «deriva anche dal mancato coinvolgimento delle associazioni dei volontari e di tutti coloro i quali hanno a cuore le sorti degli animali. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina