Si conclude con una assoluzione «perché il fatto non sussiste» quella che può essere considerata una disavventura matrimoniale occorsa ad un uomo di 73 anni, che sposatosi con una giovane donna di nazionalità marocchina, più giovane di lui di ben 32 anni – forse nozze di convenienza reciproca –, dopo pochi mesi di convivenza vissuti in un paesino dell’hinterland di Barcellona si è ritrovato nuovamente da solo. E quel che è peggio con una serie di accuse gravi mosse dalla moglie che lo aveva abbandonato cinque mesi prima trasferendosi in Piemonte da una sorella. Accuse che sono costate all’uomo, G. G. di 73 anni (non riveliamo le generalità per tutelare la presunta vittima essendo il processo alla sentenza di primo grado) un processo per maltrattamenti, violenza privata sotto la minaccia di armi e persino di violenza sessuale ripetuta nel corso del 2015, al punto che l’imputato adesso assolto ha rischiato di subire una condanna a 10 anni di reclusione, così come era stata chiesta dalla pubblica accusa.
Ad assolvere l’uomo di 73 anni sono stati i giudici del Tribunale di Barcellona (presidente Orifici, componenti Spina e Genovese), su richiesta del difensore, avv. Gaetano Cirella, il quale si è battuto per difendere il suo assistito. Diversa era stata la valutazione del pm Carlo Bray, che aveva chiesto la condanna a 10 anni di reclusione.
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