Attraversamento dello Stretto, firmate le ordinanze di Sicilia e Calabria: ora basta green pass base
Niente super pass per attraversare lo stretto di Messina, basterà un tampone negativo: Sicilia e Calabria sfidano il governo con un’ordinanza che viola il decreto in vigore dalla vigilia di Natale in base al quale può salire sui mezzi di trasporto, compresi «navi e traghetti adibiti a servizio di trasporto interregionale», solo chi è vaccinato o guarito dal Covid. Una forzatura che arriva con le Regioni sempre più in pressing per modificare le regole anti Covid, a partire dai parametri di conteggio dei ricoveri in ospedale per evitare il passaggio nella zona con più restrizioni: Friuli Venezia Giulia, Piemonte e la stessa Sicilia hanno infatti già parametri da zona arancione mentre Abruzzo, Calabria, Lazio, Liguria, Marche, Toscana e provincia di Trento rischiano di sforarli entro venerdì. Sembra invece rientrato l'allarme per la Valle d’Aosta, che ha chiesto comunque una deroga al governo per evitare di finire in zona rossa se dovessero risalire le terapie intensive. Le ordinanza firmate dal governatore siciliano Nello Musumeci e da quello della Calabria Roberto Occhiuto stabiliscono che per passare dalla Sicilia alla Calabria basterà avere il green pass base e non quello rafforzato, anche se bisognerà restare nella propria auto o all’aperto e indossare la Ffp2. «Poniamo fine ad un’assurda ingiustizia ai danni dei siciliani - dice Musumeci - una norma discriminatoria del governo. Con l’ordinanza si garantisce e salvaguardia la continuità territoriale». Nelle prossime ore si capirà se il governo impugnerà i due provvedimenti, come ha già fatto con quella della Campania che posticipava la riapertura delle scuole. Nell'ordinanza di Musumeci si legge inoltre che «i soggetti che si avvalgono delle navi aperte per i collegamenti marittimi nello Stretto di Messina a bordo di autovetture o di altro mezzo di trasporto è fatto divieto di abbandonare il mezzo medesimo per tutto il tempo della traversata. Se si tratta invece di pedoni, gli stessi sono obbligati a permanere negli spazi comuni aperti delle imbarcazioni, restando al contrario inibito l’accesso ai locali chiusi. In ogni caso, è fatto obbligo per tutti i passeggeri di mantenere indossata, per tutto il periodo di permanenza a bordo dei suddetti mezzi di trasporto marittimo, una mascherina Ffp2. «Poniamo fine così - dichiara Musumeci - a un'assurda ingiustizia ai danni soprattutto dei passeggeri siciliani. Una norma discriminatoria del governo centrale al quale abbiamo fatto appello già da due settimane, affinchè si rimediasse. E' assurdo che nella Penisola ogni cittadino privo di vaccino mossa spostarsi da una regione all'altra, mentre per passare dalla Sicilia alla Calabria si debba esibire il certificato verde. Sanno tutti che non sono mai stato generoso con i no vax, ma qui si mette in discussione persino l'appartenenza della Sicilia al resto d'Italia. Voglio sperare che anche il collega Occhiuto della Calabria - al quale ho preannunciato la mia iniziativa - intenda adottare lo stesso provvedimento. Roma deve smetterla di apparire arrogante o distratta verso i diritti dei siciliani». In serata è poi arrivata l'ordinanza anche di Occhiuto, governatore della Calabria, in modo da sanare quanto accaduto nel pomeriggio, quando per assurdo con test rapido negativo si poteva passare solo dalla Sicilia alla Calabria ma non in senso opposto. Con le due ordinanze, dunque, si supera il caso per il quale da due notti il sindaco di Messina, Cateno De Luca, è accampato nell’area degli imbarcaderi privati della rada San Francesco, con tanto di sciopero della fame iniziato questa mattina. Basterà per chiudere la protesta? Non è detto, perché ad oggi entrambe le ordinanze rimangono in contrasto con la normativa nazionale e, sulla carta, sono passibili di ricorsi e annullamenti.