Messina

Venerdì 22 Novembre 2024

Bloccati sullo Stretto: dal manager "sequestrato" all'avvocato che aspetta il Green pass

«Mi sono vaccinato ieri, ho fatto la prima dose perché dovevo prendere il traghetto per andare in studio a Milano e svolgere la mia attività. Ho udienza il 20 gennaio e la mia assenza non sarà giustificata perché non ho il Green pass. Io il vaccino l’ho fatto, aspetto il Green pass però questo arriverà tra 15 giorni, quindi nel frattempo sono bloccato qui. Non potrò recarmi a lavoro. Per me sarà un grosso problema». Così l’avvocato Pietro Ruggeri, tra le persone bloccate agli imbarcaderi di Messina.  «Per verificare - spiega - sono andato alla biglietteria degli aliscafi e mi hanno detto che non mi avrebbero fatto partire e la stessa cosa mi stanno dicendo qui all’imbarco dei traghetti: domani mattina, nonostante abbia il vaccino, nonostante faccia un tampone molecolare prima di partire, non andrò in udienza perchè non ho il Green pass rafforzato e non posso neanche seguire gli impegni che avevo in settimana». Ruggeri ha annunciato che ricorrerà al giudice. Il suo racconto è simile a quello di tanti che non possono attraversare lo Stretto di Messina in queste ore per le conseguenze dei provvedimenti del governo. "In questo momento sono un po' frastornato, adesso mi consulto con i legali perché c'è stato il caso dell'agente di commercio di Palermo Fabio Messina che è riuscito a passare per necessità. Non sono vaccinato, ma sono disposto a fare il tampone per attraversare lo Stretto". Lo dice Fabio Laccisaglia, amministratore di azienda, anche lui in fila per imbarcarsi sul traghetto ma rimasto bloccato a Messina perché non in possesso del super Green pass. "Sono di Gela, amministro una azienda in Friuli, devo andare lì per lavoro". "C'è una legge che è al di sopra di tutto e che è la Costituzione e non mi sembra che ponga divieti di circolazione - afferma. Si configura anche un reato, perché mi sento sequestrato. Dovrò fare un'azione legale per riuscire a passare".

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