«A Naso, nel Messinese, i positivi sono quasi il doppio di quelli conosciuti e tracciati dall’Asp di Messina. Come primo provvedimento emergenziale, ho predisposto anche per la prossima settimana, la chiusura delle scuole su tutto il territorio comunale». Lo denuncia il sindaco Gaetano Nanì, che grazie al lavoro della Polizia Municipale, ha messo in atto la ricerca «in house» dei contatti da Covid-19 scoprendo che il tracciamento dei positivi, fornito dall’Asp è errato. «I dati riferiti ai cittadini Covid positivi di Naso non rispecchiano la realtà - dice Nanì -. Dai numeri in mio possesso, non sono inseriti, rispetto ai dati visionati sulla piattaforma nella serata di ieri, 30 persone su un totale di 40. La differenza sfiora quindi, il 75%». Il comune di Naso, 3.500 abitanti sulla dorsale nebroidea della provincia di Messina, per il sindaco potrebbe quindi essere oltre la «zona arancione», predisposta tramite l’ultima ordinanza del presidente Musumeci in vigore da oggi e fino al 26 gennaio. La denuncia da parte del primo cittadino, dell’allarmante situazione che sta vivendo Naso, arriva con una lettera indirizzata al presidente Musumeci, al Prefetto di Messina, al commissario straordinario, al direttore sanitario, al responsabile del dipartimento dell’Asp, all’Usca e infine al commissario per l’emergenza Covid di Messina. «I dati hanno un’importanza fondamentale - spiega Nanì - poiché provvedimenti a tutela della popolazione, disposti dalle competenti autorità nazionali, regionali o comunali, devono essere adottati sentite le competenti autorità sanitarie e nel rispetto dei principi di adeguatezza e proporzionalità, in relazione al rischio estremamente elevato di diffusione del Covid. Pertanto - aggiunge - se questi non rispecchiano la realtà, i criteri di riferimento saranno viziati e di conseguenza, verranno adottati sistemi che non rispecchiano l'attuale emergenza».