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Zone economiche speciali a Messina, si parte

La nomina del prof. Di Graziano quale commissario per la Sicilia Orientale (di cui fa parte Messina) sblocca la situazione di stallo. La Cgil: «Ora si convochi subito un tavolo di confronto, non si sprechi l’occasione»

Lo stallo è stato superato. E con la nomina, da parte della ministra per il Sud Mara Carfagna, dei commissari, le Zone economiche speciali in Sicilia possono cominciare a diventare realtà. Nell’attesa che il Governo faccia un ulteriore passo avanti – l’istituzione di una Zes per lo Stretto di Messina, collegato alla presenza della XVI Autorità di sistema portuale italiana –, Messina in ogni caso potrà beneficiare sia dei fondi stanziati per la Zona economica della Sicilia Orientale, della quale attualmente fa parte, sia dei benefici e delle agevolazioni che il regime economico-finanziario delle Zes consente, in un’ottica di facilitazione degli investimenti produttivi. La nostra città, e alcune porzioni importanti della provincia (soprattutto Milazzo) possono giocarsi una carta in più, sempre che si sappia sfruttare l’occasione.
«L’avvenuta e assai attesa designazione dei commissari delle due Zone economiche speciali della Sicilia è una buona notizia per le future prospettive economiche e infrastrutturali della nostra Regione. Rivolgiamo un plauso alla ministra Mara Carfagna per la lungimirante scelta di puntare su Alessandro Di Graziano per la guida della Zes di Sicilia orientale e di Carlo Amenta per la Zes di Sicilia occidentale, due docenti ed esperti di alto profilo e di riconosciute qualità che adesso potranno essere messe al servizio del territorio e del rilancio socio-economico di città e aree produttive strategiche dell’Isola. Auguriamo loro buon lavoro». Ad affermarlo è l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone.

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