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Rada San Francesco di Messina, doppia gestione. Ma c’è un ricorso per l’unicità dell’approdo

L’Autorità di Sistema portuale dello Stretto ha aggiudicato la gestione del porto per il traghettamento privato

È stata aggiudicata la doppia gara d’appalto per la concessione triennale della rada di San Francesco. Ad aggiudicarsela sono state la Comet srl e la Caronte e Tourist, concessionaria storica dello spazio destinato al traghettamento privato. A quasi quattro mesi dall’apertura delle buste, dunque, si è conclusa quella che dovrebbe essere l’ultima procedura di affidamento a cui sarà costretta l’Autorità di sistema portuale dello Stretto.

Lo avevamo già detto anche prima di quella di 4 anni fa, ma stavolta, ci si augura, che nel 2025 i lavori di realizzazione del nuovo, grande, porto di Tremestieri, possano essersi conclusi e il traghettamento trasferito in toto in quello scalo. La grande novità voluta dal presidente dell’Autorità Mario Mega è stata quella di creare due diversi lotti. Un tentativo per creare una maggiore offerta, attrarre nuovi vettori e, per legge di mercato, potenzialmente, abbassare i costi del traghettamento per i cittadini. Ma la partita sullo Stretto potrebbe non essersi chiusa. Infatti a metà febbraio è prevista l’udienza di merito del Tar di Catania sul ricorso di Caronte&Tourist che reclama l’annullamento del bando sostenendo l’unicità storica e non improvvisata della Rada e che lo spacchettamento dell’area sarebbe un grosso limite alla fluidità delle operazioni.

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