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Scuole nel caos in Sicilia e a Messina. Riapertura rinviata di tre giorni in tutta la regione

Sindaci in rivolta e alla fine prevale la linea dei primi cittadini

Sono le scuole il simbolo di una Sicilia in cui l’emergenza Covid è nuovamente fuori controllo. La riapertura prevista per il 10 gennaio, sulla quale il governo Draghi ed il ministro Bianchi in particolare sono irremovibili, fa paura, perché si teme un’ulteriore spinta ad un’ondata che è già travolgente, con la rete ospedaliera sempre più in affanno ed il sistema di tracciamento in tilt ormai da tempo. L’attuale normativa parla chiaro: le scuole possono essere chiuse, con ricorso alla didattica a distanza, solo nelle zone arancioni o rosse. Ma è in atto ormai una vera e propria rivolta dei sindaci, che non vogliono aspettare e hanno deciso di fare di testa propria.

Tra questi non poteva mancare il sindaco di Messina, Cateno De Luca, che ieri pomeriggio ha firmato un’ordinanza con la quale, «in attesa che le Autorità competenti si pronuncino sulla richiesta di dichiarazione di zona arancione», ha disposto la chiusura di tutte le scuole della città.

Ieri mattina si è tenuta una riunione, convocata dalla prefetta Cosima Di Stani dopo una telefonata con lo stesso sindaco, durante la quale è stato prospettato un quadro drammatico in città: 877,4 positivi su 100 mila abitanti a Messina nella settimana 27 dicembre-2 gennaio, numeri da zona rossa. Da qui la richiesta di istituzione della zona arancione, «perché non è giusto equiparare vaccinati e No Vax», ha spiegato De Luca.

Apertura scuole rinviata di tre giorni

Alla fine, ecco la decisione del governo regionale che rinvierà la riapertura delle scuole di tre giorni in Sicilia per consentire di verificare tutti gli aspetti organizzativi a causa dell’aumento dei contagi da Covid.

La soddisfazione di Leoluca Orlando, sindaco di Palermo

“Il governo regionale, accogliendo le richieste dell’ANCI Sicilia e condividendo la preoccupazione degli oltre 200 sindaci siciliani che proprio ieri si sono riuniti per affrontare il tema del rientro a scuola, ha ritenuto di accogliere la richiesta delle amministrazioni locali e utilizzare ogni strumento giuridico per impedire la riapertura delle scuole in presenza. In assenza di tale intervento i sindaci erano già pronti a intervenire avvalendosi dell’art.50 del TUEL”.

Lo ha detto Leoluca Orlando, presidente dell’Associazione dei comuni siciliani, a margine della task force regionale riunitasi in queste ore.

“La nostra posizione – ha continuato Orlando – è stata condivisa da tutti gli operatori del mondo scolastico, consapevoli della necessità di superare l’attuale situazione di confusione generata anche da norme contraddittorie che gli stessi dirigenti scolastici ritengono di impossibile attuazione”.

“Per questi motivi – ha aggiunto il presidente dell’ANCI Sicilia – abbiamo invitato il governo regionale, nel rispetto della normativa vigente, ad attivare ogni possibile intervento per evitare un caotico e pericoloso ritorno in presenza degli studenti. La nostra richiesta è stata accolta: la Regione sposterà di tre giorni la riapertura delle scuole riservandosi ulteriori provvedimenti attraverso la convocazione della task force la prossima settimana”

Dell’esito dell’incontro il presidente Orlando informerà i sindaci siciliani nel corso di una riunione convocata per le 15.30 di oggi.

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