Il nuovo anno inizia all’insegna delle speranze ma anche della preoccupazione a Taormina. «La situazione è drammatica. Negli ultimi 2 anni abbiamo perso un’intera annualità di lavoro. E c’è grande apprensione per via della quasi totale assenza di prenotazioni per i prossimi mesi», avverte il presidente dell’Associazione albergatori di Taormina Gerardo Schuler. I tempi dell’era pre-Covid, con 1 milione di presenze all’anno, in città sembrano decisamente lontani e gli albergatori non fanno mistero delle ulteriori difficoltà che questa ennesima ondata di contagi potrebbe creare in previsione della prossima stagione turistica.
«Le attività ricettive, alberghiere ed extra-alberghiere, continuano a soffrire più degli altri settori economici le restrizioni alla libertà di circolazione e le misure sanitarie imposte dalle Autorità, che fanno da deterrente agli arrivi del turismo straniero. A Taormina, la percentuale di stranieri è normalmente addirittura dell’85%. Dipendiamo dal mercato estero e dai collegamenti aerei che continuano a essere pochi e cari, soprattutto nei 5 mesi di bassa stagione, e la procedura si sta puntualmente ripetendo anche in questo inverno. Senza voli low cost fra novembre e marzo la destagionalizzazione non partirà mai».
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