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Messina, accordi con le cliniche private per liberare posti Covid. Le novità sulla quarantena

Domani sarà formalizzato l’accordo che garantirà altri 100 letti per i positivi negli ospedali

Cambiano le regole per uscire dal contagio ma, in vista del periodo più duro, interi ospedali saranno dedicati solo al Covid. Messina è una delle comunità più colpite da questa quarta fase della pandemia. Lo dicono le cifre dei decessi (martedì sono stati sei i morti nella provincia messinese, mentre ieri non sono stati comunicati), dei ricoveri che hanno superato quota 160, dei nuovi casi (ieri quasi 1500) e lo confermano anche le lunghe file nei punti in cui è possibile effettuare i tamponi, ma, da una settimana a questa parte, anche i vaccini. Il tracciamento dei contagiati e dei loro contatti, è diventato un lavoro improbo per le forze oggi in campo. E anche per questo che a Messina, come in altre province italiane, è stato deciso di rivedere la procedura per chi risulta positivo.

Il commissario Covid 19 Alberto Firenze, ieri ha comunicato di aver « disposto un aggiornamento delle strategie di screening e sorveglianza sanitaria circa l’utilizzo dei test antigenici rapidi per la cessazione delle misure di quarantena e isolamento. Si dispone – scrive Firenze in una nota firmata anche dalla responsabile del dipartimento Prevenzione Edda Paino – quindi da oggi che basterà un test con tampone  molecolare  per confermare i casi covid rilevati con test antigenici rapidi eseguiti presso le aree screening, i drive-in, le Usca o le strutture private autorizzate (es. laboratori e farmacie). Successivamente alla conferma del primo test antigenico rapido con il molecolare, dovranno essere eseguiti, fino alla negativizzazione, esclusivamente test antigenici rapidi».

E allora entriamo nel dettaglio. La positività di una persona dovrà essere formalizzata da un tampone molecolare da effettuare subito dopo quello rapido che di solito è il primo test a cui si viene sottoposti. Dopo il periodo di isolamento (dai 7 ai 14 giorni in base alla condizione vaccinale), c’è la novità principale. Per ottenere il fine isolamento sarà sufficiente un tampone rapido e non più necessario un molecolare, come è stato finora. Il test rapido sarà possibile effettuarlo nelle farmacie e laboratori accreditati e negli hub dell’Asp, come ex Gazometro e Giostra, e gli altri realizzati in questi mesi nel resto della provincia. Escluso, ovviamente, il tampone fai da te, con i kit acquistati in farmacia. Ma prima di dirigersi verso il luogo del tampone occorrerà attendere che l’Usca dia il via libera con una comunicazione di convocazione, consentendo al positivo in isolamento di lasciare la sua abitazione senza incorrere in reati.

Le altre novità riguardano gli ospedali. Quelli destinati ad accogliere i malati sono sovraccarichi e rischiano di non poter più far fronte alle altre patologie, anche quelle più gravi. «Domani torneremo a riunirci per definire un accordo con le case di cura private – spiega il commissario Alberto Firenze – in maniera tale da spostare su quelle strutture alcuni reparti non Covid del Policlinico, del Papardo e del Cutroni Zodda. In questi ospedali si libereranno un centinaio di posti destinati all’area medica e alla terapia intensiva Covid». Oggi il Policlinico può contare su 106 posti (28 in rianimazione), il Papardo su 57 (12 in rianimazione), 50 sono a Barcellona, il Piemonte avrà 8 si sub intensiva e 15 ordinari. «In più avremo altri 40 posti – prosegue Firenze – all’Opus di via Palermo per gli anziani».

 

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