È un altro pezzo della città che non riconosceremo più quando l’opera sarà completata. L’ex Macello di via Santa Cecilia cambierà pelle grazie al ricco finanziamento di oltre 18 milioni di euro che Palazzo Zanca aspettava, fiducioso, dallo scorso mese di giugno. Adesso che il Governo ha formalizzato il finanziamento nell’ambito della misura che premiava i migliori progetto di rigenerazione urbana, volti alla riduzione dei fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, al Comune c’è voglia di cominciare al più presto l’opera. Come si legge nella relazione tecnica le strategie generali prevedono, nei padiglioni dell’ex macello, in quello d’ingresso, una biblioteca di quartiere ed alcuni spazi espositivi, una sala per incontri culturali, convegni, presentazione di libri e concerti. Uno spazio sarà riservato alle attività scientifiche. I padiglioni più prossimi alla ferrovia verranno demoliti e lasceranno spazio ad un parcheggio e ad un’area libera attrezzata per “attività di accoglienza”. I tre padiglioni centrali, invece, ospiteranno rispettivamente un centro di attività ludico-culturali, un’area attrezzature sportive e un centro di cultura del gusto. Anche i locali dell’ex facoltà di Veterinaria avranno un ruolo chiave: al piano terra si pensa ad un «sistema di botteghe di vendita di prodotti esclusivi per la nautica da diporto e per la pesca, hobbistica sportiva e professionale. A mare, oltre la “nuova” via Don Blasco: una promenade con percorsi pedonali e ciclabili, nuovi impianti di illuminazione, lidi balneari, impianti sportivi (area fitness, calcetto, tennis, beach volley), locali di ristoro e ricettività. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina