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Messina, viene dimessa e muore in autostrada: salgono a 17 gli indagati

Consumato un nuovo passaggio in Procura tra le parti per la necessità di effettuare altri accertamenti medico-legali

Procura di Messina

Si allarga lo spettro degli indagati. Ci saranno nuovi accertamenti medico-legali dopo la prima autopsia. Sono queste le novità dopo l’ulteriore step giudiziario consumato ieri in Procura per il caso della povera signora Maria Pia Castrovinci, la 61enne operata alla Ginecologia dell’ospedale Papardo, dimessa il 24 dicembre e morta addirittura in autostrada, al casello di Villafranca della A20, lo stesso giorno, mentre i familiari la stavano riaccompagnando a casa, per sospetta lesione della vescica durante l’intervento.

Il sostituto procuratore Alessandro Liprino ha iscritto un altro sanitario nel registro degli indagati con le ipotesi di reato d’omicidio colposo e responsabilità colposa per morte o lesioni in ambito sanitario, quindi passano da sedici a diciassette le persone coinvolte in questa prima fase dell’inchiesta tra medici e infermieri.

Ha scritto infatti lo stesso pm che «che nel corso dell’esame autoptico iniziato in data 28.12.2021 sono emersi indizi di reato anche a carico di tutto il personale medico e paramedico che ebbe in cura la paziente Castrovinci Maria Pia, presso l’Uo di Ostetricia e Ginecologia dell’Azienda ospedaliera “Papardo” di Messina, dal 16.12.2021 al 24.12.2021».

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