Sono almeno una dozzina gli agenti della polizia municipale risultati positivi al covid. Un cluster peraltro concentrato in particolare in alcuni settori del Corpo. A questo proposito il segretario del Silpol, Giuseppe Gemellaro, in una nota mette in guardia dalla possibilità che i casi possano aumentare e fa notare come anche i vigili urbani, come le altre forze dell’ordine, hanno da qualche settimana l’obbligo vaccinale. E, a quanto pare, non tutti sarebbero immunizzati. Gemellaro invita a verificare con attenzione anche questo presupposto.
“Gli effetti della quarta ondata della pandemia da Covid-19 si stanno ripercuotendo anche negli ambienti di lavoro e specificatamente in un settore, la Polizia Municipale che, in ragione della tipologia d’impiego, è sottoposta a forti criticità.
Il manifestarsi già di diversi casi impone l’adozione o meglio il ripristino di talune misure emergenziali al fine di preservare la salute degli operatori, evitare la propagazione dell’infezione e in definitiva non pregiudicare la stessa funzionalità della struttura.
Occorre in tal senso adeguare e implementare la dotazione dei D.P.I. alle mutate condizioni con consegna al personale di mascherine FFP2, di guanti e altri supporti necessari per poter agire in sicurezza. Giova altresì riprendere un’azione massiva di sanificazione di locali, mezzi e strumenti di servizio.
Altro aspetto che si ritiene non sia stato adeguatamente affrontato è l’entrata in vigore del D.L. 172 del 26 novembre 2021 che include la Polizia Locale tra le forze a cui va esteso l’obbligo vaccinale. Stranisce il non aver predisposto un’immediata convenzione con l’Asp al fine di garantire una regolare operazione di richiamo vaccinale, peraltro ravvicinata come da ultime disposizioni governative. Ciò avrebbe determinato come nelle precedenti occasioni (tamponi, prima e seconda dose) una regolarità di iter ed evitato quell’opera di “rastrellamento” delle ultime ore dei soggetti non vaccinati nei confronti dei quali, si tiene a precisare, vanno adottati, nel rispetto della legge, provvedimenti di assoluta garanzia che non ledano in ogni caso le prerogative di lavoratori e persone.
Le ragioni urgenti, di cui sopra, incidendo sulla salute e sulle tutele dei dipendenti richiedono, a parere dello scrivente, gli approfondimenti e i provvedimenti necessari non ultima la convocazione ai sensi dell'art. 35 del D.L. 81/2008 della Riunione periodica preposta".
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