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Rada San Francesco di Messina, gara al traguardo

È in fase di aggiudicazione il bando della gestione triennale degli approdi di viale della Libertà

Tecnicamente, è “in aggiudicazione” la doppia gara di affidamento della Rada San Francesco. Delle tre offerte pervenute all'Autorità di sistema portuale dello Stretto, due sono state ritenute vincitrici (salvo sorprese), anche se dall'ente di via Vittorio Emanuele non trapela nulla sui nomi. Bocche cucite, in attesa della predisposizione dei decreti da parte degli uffici, poi sottoposti all'attenzione del presidente dell'Authority Mario Mega. La commissione che deciderà il futuro della Rada San Francesco si è insediata lo scorso ottobre. In ballo c'è l'appalto per la gestione commerciale triennale degli approdi di via della Libertà, punto di riferimento per il traghettamento privato da e per Villa San Giovanni.

In realtà, si tratta di un doppio bando, dal momento che l'intera area è stata divisa in due parti con altrettanti concessionari. Tre le società che hanno presentato le offerte per entrambe le gare: Caronte & Tourist spa, Diano spa e Comet. Ma ognuna potrà aggiudicarsi solo un lotto. Contestualmente alle offerte, Caronte & Tourist aveva presentato un doppio ricorso al Tar, chiedendo la sospensione del procedimento per quelli che vengono ritenuti vizi procedurali. Istanza poi ritirata. Si discuterà nel merito il prossimo 10 febbraio. La commissione aggiudicatrice è composta da tre membri: quello interno è Domenico La Tella, segretario generale dell'Authority dello Stretto, poi ci sono Claudio Capuano, dirigente dell'Autorità del Mar Tirreno Settentrionale, ed Eric Marcone, dirigente dell'Autorità del mare Adriatico Orientale. Due i bandi distinti, voluti dal management guidato dal presidente dell'Autorità di sistema dello Stretto Mario Mega, per affidare tutti e cinque gli approdi (abitualmente ne viene usato uno, due in estate) e renderli attivi. Tre in un bando e due nell'altro.

Per il terminal 1, quello con due approdi, la base di gara è fissata in 240mila euro per tre anni, vale invece 360mila euro il terminal 2. Quanto alle singole società interessate, C&T ha da sempre in concessione la Rada San Francesco. È qui che ha costruito le sue fortune, allargando poi il raggio d'azione alle Autostrade del mare verso Salerno, ai collegamenti con le isole minori siciliane e infine strizzando l'occhio anche alla mobilità nella laguna di Venezia. Pure la Diano spa è già presente nello Stretto. È una società reggina che si occupa, con le insegne di Meridiano, dell'attraversamento dei mezzi pesanti. È l'unico armatore che propone la linea Messina-Reggio Calabria da Tremestieri. E poi c'è la Comet, società terminalista che ha già in gestione l'altro porto di Tremestieri. Si occupa altresì del terminal crocieristico cittadino e di quello dei collegamenti fra Milazzo e le Eolie.

Una cosa è certa: qualsiasi sia l'esito della doppia gara, cesserà il monopolio della Caronte & Tourist tra le sponde della Sicilia e della Calabria.

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